Comune di Trepuzzi

Dettagli del luogo

Comune di Trepuzzi

Descrizione

Trepuzzi è inserita storicamente nella Terra d'Otranto, nella provincia di Lecce e nella stessa diocesi. Come tutti gli altri nuclei urbani salentini, anche Trepuzzi ha seguito le sorti e le vicende di invasioni e dominazioni, dai Romani ai Goti, dai Greci ai Longobardi, ai Normanni; fu assoggettata in seguito agli Svevi, agli Angioini, al Principato di Taranto, agli Aragonesi, ai Turchi che la saccheggiarono, ai Francesi e ancora una volta ai Borboni e da ultimo ai Reali di Savoia. Le prime tracce documentali si hanno nel 1190, quando il re Tancredi, dopo la morte dello zio Guglielmo il Buono, divenne conte di Lecce e assegnò tutti i casali del suo contado al Vescovo di Lecce. Fulgo o Fulgone Bello Leccese, consigliere di Guglielmo il Buono, patrizio leccese, fu vescovo di Lecce dal 1180 o 1183 al 1200 e quindi anche pastore di Trepuzzi dopo la donazione. Da una leggenda pagana si vuole che in località prossima a Sant'Angelo, al tempo dei Romani, sorgesse un'ara dedicata al dio Bacco dove i patrizi della vicina Lupiae si davano convegno per i Baccanali con feste, danze, baldorie, bagordi e orge, donde il nome di "Tripudium" dato al luogo. Nonostante lo stemma comunale rechi tre pozzi, non dimostra che il toponimo derivi da qui. L'etimologia "Tripudium" è più logica soprattutto nella menzione del Galateo, dove in "triputeanam villulam" è chiaramente evidente la radice "tri", e non "tre" come ci si aspetterebbe dal numero cardinale "tres", se si fossero voluti indicare i tre pozzi. Il termine "trepuzze" è stato alterato dal fatto che realmente ci sono stati i tre pozzi in uno dei due nuclei urbani originari. Al luogo di Tripudio infatti successivamente si aggiunse un altro nucleo abitato, con tre pozzi, che assorbì e fece decadere il primo. Ne consegue che le due versioni non sono opposte ma si integrano. Per una curiosa coincidenza, "Tripudium" e "Treputium" si fondono perfettamente nella sintesi del nome di oggi, Trepuzzi appunto. Nel corso dei secoli il centro crebbe e si ingrandì grazie alla decadenza del casale di Terenzano. Il feudo di Trepuzzi e il subfeudo di Terenzano furono assoggettati agli Acquaviva D'Aragona, conti di Conversano, i quali ottennero il titolo di marchesi. Nel corso degli anni il feudo fu oggetto di diverse controversie, sorte tra gli ereditari degli Acquaviva, e venne più volte sequestrato dal Regio Fisco per la mancanza di eredi diretti. Nel 1725, il Duca Francesco Carignani, anch'egli ereditario, ebbe l'incarico di governarlo. Più tardi, lo stesso Duca Francesco Carignani comprò il feudo di Trepuzzi e il subfeudo di Terenzano nell'anno 1753. Trepuzzi è conosciuta per la radicata e profonda fede Mariana che si tramanda dal lontano 12 aprile 1799, giorno del prodigio, quando i trepuzzini impauriti per l’avvicinarsi delle truppe francesi intente a saccheggiare i villaggi circostanti, si rifugiarono in preghiera davanti alla Statua di Maria SS. Assunta in cielo nella chiesetta già denominata dei SS. dei Martiri. Il volto della statuta della Beata Vergine iniziò a trasudare e contemporaneamente la città venne avvolta da una fitta nebbia che impedì agli invasori di entrare in città. In questo avvenimento Trepuzzi sperimentò la protezione materna e amorevole della Madonna Assunta, sino ad essere stata elevata a dignità di Civitas Mariae con decreto Vescovile nell’estate del 2020. Da sempre espressione delle tradizioni popolari legate alle feste patronali, negli anni Trepuzzi  è divenuta la Città di "Bande a Sud", un progetto che dal 2012 porta in piazza la grande musica orchestrale, trasformando ogni volta Largo Margherita nel centro pulsante degli immaginari bandistici. Realizzato grazie alla consolidata collaborazione tra l’Associazione Bande a Sud, il Comune di Trepuzzi, il GAL Valle della Cupa e il Comitato Feste Patronali Trepuzzi, con il prezioso sostegno della Regione Puglia, il festival si prefigge l’obiettivo di conservare e tutelare un patrimonio immateriale come la banda e i “riti” delle feste patronali, rendendo l’evento integro, diffuso e itinerante.

Modalità di accesso

La struttura è conforme ai requisiti di accessibilità secondo quanto previsto da: - Decreto Ministeriale 236/1989; - Legge 104/ 1992 - art. 24 "Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche"

Indirizzo

Corso Garibaldi, 10 73019 Trepuzzi LE

Orario per il pubblico

Mercoledì 09:30 - 12:00
Giovedì 16:30 - 18:30
Venerdì 09:30 - 12:00

Ultimo aggiornamento: 22/04/2025, 09:42

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