Firmato in Prefettura il Protocollo d’intesa in tema di prevenzione amministrativa antimafia nel settore turistico­ alberghiero e della ristorazione

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Il documento sottoscritto è stato promosso dalla Prefettura di Lecce e tende a potenziare il sistema di prevenzione amministrativa antimafia.

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14 Maggio 2025

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La Vicensindaca Lucia Caretto (su delega dal Sindaco Giuseppe Taurino) ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta lunedì 12 maggio scorso, presso il Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce, ed ha sottoscritto, in rappresentanza del Comune di Trepuzzi, il Protocollo d’intesa in tema di prevenzione amministrativa antimafia nel settore turistico­ alberghiero e della ristorazione alla presenza del Prefetto di Lecce, Dott. Natalino Domenico Manno, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, Dott. Giuseppe Capoccia, dei vertici delle Forze di Polizia, di altri Amministratori locali della provincia di Lecce e dei rappresentanti delle associazioni datoriali.

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Il  documento pattizio, promosso dalla Prefettura di Lecce, ha come finalità quella di potenziare il sistema di prevenzione amministrativa antimafia, di qualsivoglia forma di pericolo per la sicurezza pubblica e di inquinamento dell’economia legale nei rapporti con la pubblica amministrazione e in quelli tra privati.

È inoltre prevista anche la costituzione un Osservatorio, che si riunirà con cadenza semestrale e coinvolgerà di tutti i soggetti aderenti al protocollo, al fine raccogliere dati, monitorare tendenze e fornire indicazioni strategiche per la comprensione e la gestione dei fenomeni rilevati, nonché di promuove iniziative di formazione e aggiornamento professionale in materia, workshop e incontri di sensibilizzazione sul fenomeno.

Tale intesa contribuirà a rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni in un’ottica di prevenzione e contrasto di eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione e, più in generale, dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata.

Attraverso l’intesa pattizia, le Forze di Polizia procederanno a potenziare l’attività info investigativa tesa ad intercettare in via preventiva ogni possibile segnale di rischio di inquinamento del tessuto economico-imprenditoriale.

I Comuni, si impegnano a trasmettere attraverso la banca dati nazionale antimafia (BDNA) la richiesta di certificazione antimafia per le segnalazioni certificate di inizio attività che perverranno ai rispettivi uffici SUAP nei settori  turistico­ alberghiero e della ristorazione, avendo cura di indicare anche i dati anagrafici dei familiari maggiorenni conviventi.

Nello specifico, secondo una strategia condivisa con il Procuratore della Repubblica e con le Forze di Polizia, le verifiche antimafia riguarderanno il 10%, individuato dagli Enti locali a campione mediante sorteggio, delle attività economiche suddivise per categoria (alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari, chioschi, bar e discoteche, attività escursionistiche con barche in zone marittime, servizi di bus navetta, noleggio veicoli con e senza conducente), privilegiando le segnalazioni per nuove aperture, per subingressi e per variazioni societarie. Invece, per le attività economiche avviate negli ultimi due anni, la verifica dovrà riguardare sempre il citato campione rappresentativo del 10%, secondo le modalità sopra indicate.

La Prefettura avvierà, con il fondamentale supporto delle Forze dell’Ordine, l’istruttoria sulle richieste pervenute in banca dati, esaminando i casi connotati da particolari profili di rischio di infiltrazione in sede di Gruppo Interforze Antimafia ed adottando gli eventuali provvedimenti antimafia del caso, secondo un sistema di intensità crescente, da cui discenderanno, a cascata, i provvedimenti comunali di revoca di qualsivoglia forma di licenza, autorizzazione o concessione comunque denominata.

Il monitoraggio sullo stato di attuazione del documento pattizio sarà oggetto di esame con cadenza mensile in sede di Cabina di Regia costituita presso la Prefettura.

Particolare apprezzamento è stato espresso dagli intervenuti ed in particolare dagli Amministratori delle comunità locali presenti. Un modello virtuoso di controlli atto a realizzare una vera filiera della legalità, a tutela dell’economia sana e della leale concorrenza.

Ultimo aggiornamento: 22/05/2025, 11:44

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